a
nnuncio choc del procuratore Alessio Sundas:
“Una cordata di noti imprenditori italiani chiede un incontro immediato con i
nuovi proprietari del Milan”
“Siamo rimasti sorpresi dall’annuncio improvviso della cessione del pacchetto
di maggioranza delle quote del Milan da parte della famiglia Berlusconi, ma non
ci siamo ancora arresi. Anche una minima quota della società calcistica
italiana più titolata al mondo può essere ancora italiana”.
A dare battaglia, a nome della cordata di imprenditori italiani di altissimo
livello, che erano pronti a rilevare il Milan per evitare che la diventasse di
proprietà straniera, è la Sportman Procuratori Sportivi che non rinuncia al
progetto costruito con prestigiosi operatori economici di caratura
internazionale, interessanti ad acquisire il sodalizio rossonero. Sono cambiati
gli scenari ma non gli obiettivi, la Sportman Procuratori Sportivi è ancora in
pista per questa trattativa che poteva far saltare in positivo tutti gli
equilibri del calcio italiano.
“Siamo amareggiati ma non sconfitti – esclama il procuratore sportivo Alessio
Sundas – essendo sfumata una chance clamorosa che avrebbe lasciato in Milan in
mani italiane. Del resto la nostra stessa sorpresa la hanno avuta anche colossi
come la Gestifute del super agente portoghese Jorge Mendes che stava
intavolando trattative per l’acquisizione della società di Berlusconi per conto
di un altro gruppo economico orientale. Sia chiaro che la cordata di
imprenditori italiani, tra cui veri mostri sacri di livello internazionale che
per motivi di riservatezza usciranno allo scoperto solo al momento giusto, non
usciranno facilmente di scena, abbiamo già elaborato una nuova strategia che
abbiamo scelto ancora una volta di rendere pubblica per giocare a carte
scoperte ed evitare speculazioni giornalistiche e strumentalizzazioni. La
nostra iniziativa è molto semplice: chiediamo ufficialmente un incontro alla
nuova proprietà cinese del Milan, non appena il passaggio sarà ufficiale, per
mettere sul piatto una proposta economica concreta e solida. Ovvero l’
acquisizione di una quota anche minima, fosse pure un simbolico 1%, affinchè
una parte della società Milan sia in possesso di imprenditori italiani. Da
parte della Sportman e della cordata di operatori economici è una scelta più di
cuore che di profitto, ma non possiamo rimanere passivi davanti ad un evento
che rappresenta il vero spartiacque nella storia del calcio nostrano. Non ci
hanno permesso di sondare la possibilità della cessione del pacchetto di
maggioranza da parte della famiglia Berlusconi, hanno prevalso i milioni di
euro del gruppo cinese, ma ciò non toglie che chiediamo la possibilità di
metterci seduti allo stesso tavolo con i nuovi proprietari del Milan e
formulare la nostra proposta. Che, alla luce anche delle perplessità che
leggiamo sulla stampa da parte di molti tifosi rossoneri, potrebbe in minima
parte garantire alcuni equilibri importanti non solo per il Milan. Non sappiamo
se molti se ne siano accorti, ma il nostro calcio sta andando in mani straniere
sotto gli occhi passivi di chi potrebbe intervenire economicamente e si gira
dall’altra parte. La Sportman Procuratori Sportivi con la sua cordata di
imprenditori ha deciso di non arrendersi senza combattere. Attendiamo una
risposta da parte della nuova proprietà del Milan”.
L’Ufficio stampa
Roma 05/08/2016
www.sportman.info
www.procuratorisportivi.eu
Nessun commento:
Posta un commento